Il mendicante di Gerusalemme
In un ritmo incalzante, in questo romanzo inedito per il pubblico italiano (scritto nel 1967) si intrecciano le memorie della Diaspora, la tragedia della Shoah, i combattimenti per Gerusalemme. Sullo sfondo la grande tradizione spirituale ebraica e una Gerusalemme crepuscolare, il cui tramonto «brusco, selvaggio, stringe il cuore per poi calmarlo».
ROMANZO INEDITO IN ITALIANO
Giugno 1967, Muro Occidentale di Gerusalemme. All’indomani della Guerra dei Sei giorni, Wiesel vede sfilare migliaia di uomini e donne, «in uno strano raccoglimento». E confusi tra quei volti prendono vita i personaggi di questo romanzo, composto di getto in quell’anno, come un impetuoso flusso di coscienza nel quale si mescolano la realtà e la finzione, la memoria e il desiderio.
«I pazzi muti e i mendicanti sognatori, i maestri e i loro discepoli, i cantori e i loro alleati, i giusti e i loro nemici, gli ubriachi e i cantastorie, i bambini morti e immortali, sì, tutti i personaggi di tutti i miei libri mi avevano seguito per fare atto di presenza e testimoniare al mio posto, attraverso di me!».
In un ritmo incalzante, si intrecciano le memorie della diaspora, la tragedia della Shoah, i combattimenti per Gerusalemme. Sullo sfondo la grande tradizione spirituale ebraica e una Gerusalemme crepuscolare, il cui tramonto «brusco, selvaggio, stringe il cuore per poi calmarlo».
Traduzione di Francesca Cosi, Alessandra Repossi
Lingua: Italiano
Numero pagine: 208
Formato: Libro cartaceo
Anno di pubblicazione: 2015
ISBN: 9788862403146
Editore: Edizioni Terra Santa
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