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La preghiera di Elia in Giacomo 5,17-18 - Giovanni Claudio Bottini

La preghiera di Elia in Giacomo 5,17-18

Studio della tradizione biblica e giudaica

Il primo intento di questa ricerca è di chiarire il significato e la portata di Gc 5,17-18 sulla figura del profeta Elia. L’approfondimento di questi due versetti ha richiesto lo studio delle testimonianze precedenti e contemporanee sulla tradizione di Elia e la siccità-pioggia (1 Re 17-18; Sir 48,2-3; Lc 4,25-26; Ap 11,6a; letteratura giudaica antica). Ogni testo è stato studiato per se stesso, dai punti di vista del contesto ampio e immediato e poi i dati di ognuno sono stati raccolti e confrontati.
La dottrina del Giudaismo antico (LXX; Flavio Giuseppe; Apocrifi; letteratura targumica; letteratura rabbinica) si è rivelata un anello di congiunzione fra l’Antico e il Nuovo Testamento non solo obbligato ma illuminante. Il ruolo del profeta nella vicenda siccità-pioggia viene precisato come quello di un "giusto" che con la supplica ha ottenuto le "chiavi della pioggia" per chiudere il cielo e successivamente con la sua intercessione ha impetrato il ritorno della pioggia. 

Lingua: Italiano
Numero pagine: 105
Formato: Libro cartaceo
Anno di pubblicazione: 1981

Editore: Franciscan Printing Press
Collana: Analecta

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Autore

Giovanni Claudio Bottini (Loreto Aprutino, 1944), ofm, è professore ordinario dello Studium Biblicum Franciscanum di Gerusalemme e dal 2002 decano della Facoltà di Scienze bibliche e Archeologia. Dal 1980 al 2002 è stato segretario incaricato delle pubblicazioni dello Studio, mentre dal 1985 al 2003 ha curato l'organizzazione della Settimana biblica in Abruzzo.

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